I
forzuti della strada della tigre e del drago
di Enrico Storti
Il Tempio di Confucio
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Qūfù
曲阜 è famosa in qualità di casa natale
di Confucio ed è una meta turistica frequentatissima. Oggi è facile
raggiungerla perché ha una nuova stazione su una linea dell'alta
velocità che collega Pechino a Shanghai.
Quando trovai nel libro
Zhōngguó Wǔshù Rénmíng Cídiǎn[1]
informazioni di un maestro di méihuāquán che vi insegnava vi ero già
stato una volta, ma nonostante ci ero tornato, non avevo mai
programmato di fare visita ai suoi discendenti.
Il maestro si chiamava
Yáng Jìngnián
杨敬年 (1863-1937) e la particolarità che
lo rende interessante ai fini della ricerca storica è che trasmise
un ramo che è chiamato Sūn Wǔzǐ méihuāquán
孙武子梅花拳, come lo stile trasmesso in
Hénán
河南 da Cáo Zhènpǔ
曹振谱.
Siccome
non si conosce il lignaggio di questo ramo, è curioso che esista un
altra branca apparentemente non collegata con lo stesso nome.
Yáng Jìngnián
杨敬年 era originario di Chípíng
茌平,
in
Shāndōng
山东 come Qūfù. Apprese il
Sūn Wǔzǐ méihuāquán fin dall'infanzia da Yáng Sānchāng
杨三昌. Dopo aver insegnato a Bǎodìng
保定 e a Guānxiàn
冠县, nel 1905 prima e poi nel 1928 si
trasferì a Qūfù dove
ebbe tantissimi allievi nella città vecchia e nei villaggi di
Jiùxiàn
旧县 e Jiāogōu
焦沟.
Tra gli allievi di questo maestro sono
ricordati Kǒng Fányè
孔繁业(1891-1967) e Wáng Fèngluán
王凤銮.
In
alcuni articoli ho trovato che a
Jiùxiàn
旧县 potevo trovare degli allievi del
primo, mentre in Lónghǔjiē
龙虎街 (jiē stà per via), dentro la cinta
muraria della città vecchia, potevo trovare discendenti del secondo.
Per meri criteri pratici ho scelto di recarmi in
Lónghǔjiē, infatti il posto era vicinissimo al mio Hotel e la
zona di ricerca ristretta rispetto a Jiùxiàn che è divenuto un
sobborgo residenziale, con ben quattro quartieri.
Come mia abitudine mi sono recato nel viale in
questione ed, armato del nome Wáng Fèngluán
王凤銮 scritto su un taccuino , ho
iniziato a chiedere ai passanti ed ai negozianti. In poco tempo sono
stato indirizzato all'interno di un edificio che sembrava una
scuola, dove , non senza fatica sono riuscito a comunicare che
cercavo i discepoli di
Wáng Fèngluán.
Passato
lo stupore per la mia richiesta, sono stato fatto accomodare in un
ufficio ad attendere. Dopo circa trenta minuti , alla spicciolata
sono arrivati tre personaggi che mi sono stati presentati come i
figli del maestro Wáng.
Io con il gruppo di figli ed allievi
di
Wáng Fèngluán
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Dopo
qualche chiacchiera sulla storia , sono stato invitato a pranzo.
Dalla discussione
ho capito che loro pensano che il loro
Sūn Wǔzǐ méihuāquán
孙武子梅花拳 non ha nulla a che vedere con
quello oggi praticato in Hénán e che non ci sono informazioni sul
lignaggio di Yáng Jìngnián, perché è morto prematuramente in guerra.
A pranzo ci ha raggiunto un loro compagno di pratica che continua ad
allenarsi, che mi ha fatto vedere una sequenza fondamentale chiamata
Bātàng yìngtuǐ
八趟硬腿 (otto sequenze di gambe forti). La
prima cosa che mi colpisce è un particolare atteggiamento delle mani
che chiamano méihuāshǒu
梅花手.
méihuāshǒu
梅花手
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Come figure risaltano ǎoshì
拗势 e dānbiān
单鞭, che utilizzano un particolare
movimento descritto come fālì
发力, cioè emissione di forza. In pratica
dopo aver concluso la figura rilassano la spalla ritirando e
ri-emettendo il colpo. Mi è stato spiegato che questo lavoro è
dovuto al concetto strategico di cedere alla forza dell'avversario
assorbendola.
Nonostante loro non
vedano connessioni con lo stile dell' Hénán , io ho notato una
somiglianza nell'utilizzo del mǎbù
马步 come figura, creando una
sequenza con le altre due[2].
Dopo pranzo siamo andati a praticare nel
parcheggio dietro l'edificio scolastico e mi hanno fatto vedere la
pratica con i pesi di pietra[3]
(blocchi di granito, con un manico incavato).
[1]Zhōngguó
wǔshù rénmíng cídiǎn中国武术人名辞典
(dizionario dei personaggi delle
arti marziali Cinesi), pag.353
[2]mǎbù
马步 - ǎoshì
拗势 - dānbiān
单鞭
[3]Shísuǒ
石锁 , lucchetto di pietra,
nome di una pratica molto diffusa e
trasversale a vari stili, che
probabilmente proviene dal shuāijiāo
摔交