Yang Shiwen (1889-1952), secondo nome Zibin.
Originario del villaggio Gengzhuangcun, dipartimento di Danyang, nel territorio della città di Heze.
Morì di malattia nel suo villaggio il 14 aprile del 1952.
Di famiglia povera, era molto appassionato di arti marziali.
A sette – otto anni iniziò lo studio del Meihuaquan nel villaggio Li Zhuangcun, sotto l’insegnamento di Li Futian.
Quando aveva 16-17 anni era già molto esperto nel pugilato, nell’uso delle armi ed era famoso perché possedeva una forza fisica sovrumana, tanto che riusciva a portare in braccio 100 chili.
A 18 anni si recò a studiare il wushu a Jinan dove apprese Shuaijiao, Sanshou e Qigong duro.
A 20 anni fondò una scuola a Shanghai.
Nel 1929 partecipò agli esami – competizioni (erano combattimenti veri e propri) - di Guoshu a Nanjing dove ottiene il riconoscimento di prima classe nella categoria Xiong.
Dopo le gare di Nanjing rientrò a Heze dove fondò una scuola di Guoshu dello Shandong.
Nel 1930 si recò in Jianxi, Hunan ed Hubei dove insegnò arti marziali, fino a quando fu chiamato ad assumere l’incarico di vice direttore di un gruppo di istruttori militari del Guomintang.
Nel 1937, allo scoppio della guerra con il Giappone, fece parte della resistenza all’invasione. I risultati sportivi ottenuti da questo maestro sono indubbiamente notevoli, però egli non ha raggiunto la fama di altri con minore talento.
La sua morte per un malore, come quella di Liu Baojun, fa pensare che egli sia stato rinchiuso in un campo di rieducazione dove morì di stenti (questa ipotesi deve essere ancora verificata).
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